martedì 18 dicembre 2012

I contenuti della Tv digitale interattiva presentati su tv o su pc: cosa sapere

di Cosimo Azzarito


In conseguenza della portabilità multipiattaforma della tv digitalizzata, le applicazioni di i-Tv possono risiedere su televisione (magari in HD), monitor pc oppure su dispositivi mobili (handheld). Tralasciando in questo articolo il mondo del mobile e focalizzandosi solo sulla doppia terminazione Tv (televisore)/Pc (monitor), vi sono alcune importanti differenze da sottolineare che determinano due stili di progettazione completamente differenti. 


Televisione digitale interattiva su schermo tv o su desktop?


Fermo restando che il business della televisione digitale richiede di sfruttare a pieno la portabilità dei contenuti prodotti su tutte le piattaforme possibili, il problema è trovare il modo migliore di integrare i terminali, dedicando a ciascuna piattaforma il miglior design interattivo specifico e declinando i prodotti mediali sulla base delle caratteristiche dei terminali, ovvero sui differenti contesti d’uso a cui si collegano.

E così, a ben vedere la i-Tv su schermo televisivo rappresenta un’ottima possibilità per l’industria broadcasting per combattere lo stereotipo della passività che connota fortemente la tv, mentre la i-Tv su desktop pc deve assolutamente sfruttare l’abitudine all’interattività connessa e sedimentata rispetto l’ambiente del personal computer. 


i-Tv su schermo Tv Vs i-Tv su schermo Pc: differenze fondamentali



  1. Interfaccia grafica: la progettazione dello spazio cambia notevolmente in funzione delle dimensioni disponibili. Nel caso dello schermo Tv l’interfaccia grafica è mediamente di 10 foot, dimensione che si riduce a 2 foot nel caso di schermo Pc. Le dimensioni determinano ovviamente diverse condizioni di fruibilità: alla coralità dello schermo tv corrisponde l’utilizzo individuale dello schermo pc. 
  2. Grafica e leggibilità: nel caso dello schermo tv le condizioni di leggibilità sono abbastanza garantite (ad es: la grandezza dei caratteri non è generalmente inferiore ai 24 punti) mentre la resa grafica di dettaglio è decisamente molto bassa. Lo schermo pc riesce a garantire un buon bilanciamento tra leggibilità e rendimento grafico dei dettagli. 
  3. Attenzione: lo schermo tv è “soporifero”, ovvero ad esso corrisponde generalmente un baso livello di attenzione. Lo schermo del pc, soprattutto perché facente parte di un assetto tecnologico progettato per incrementare la produttività lavorativa, corrisponde invece a livelli di attenzione decisamente più alti. 
  4. Ambientazione: se lo schermo tv è decisamente l’elettrodomestico da salotto, attualmente la living area domestica ha visto la comparsa anche dei desktop pc, grazie all’incremento delle vendite dei laptop. 
  5. Navigabilità: lo schermo tv pone dei problemi non indifferenti per l’implementazione di flussi comunicativi bidirezionali. La navigazione attiva di contenuti presentati su televisione ha i suoi punti deboli riassunti nelle basse potenzialità interattive espresse dall’interfaccia del telecomando, che registra bassa qualità di performance nell’adattarsi al browsing tramite scrolling o all’inserimento di materiale testuale. Queste problematiche sono invece egregiamente superate nella configurazione standard della pc workstation.