di Cosimo Azzarito
Il successodella WIMP-GUI (Graphical User Interface based on Windows Icons Menu and Pointer) è infatti dovuto sostanzialmente alla trasposizione digitale, in forma di scrittura figurata, di oggetti e concetti desunti dal mondo reale domestico e, perciò, facilmente interiorizzabili. Lo spazio della Finestra, ad esempio, è concettualmente potente nel significare “l’area di lavoro”, in cui focalizzare l’attenzione e produrre la configurazione spaziale desiderata. Molteplicità e dinamicità dimensionale garantiscono un grado flessibilità che ben si presta all’organizzazione intuitiva della struttura spaziale da parte di svariati tipi di utenti.
L’apertura e la chiusura dello spazio di una finestra, il popolamento per riempimento dello stesso di icone distintive di formati e applicazioni, identificano strutture concettuali e configurazioni gestuali (ad esempio il “drag and drop” in ambito desktop e web) di straordinaria aderenza ai suggerimenti dell’intuito comune riguardo a come delimitare e raggruppare informazioni connesse in qualche modo secondo lo user.
I contenitori mobili delle windows, in funzione dell’ indiscussa persistenza in ogni occasione di interazione digitale e su pressoché qualsiasi dispositivo, hanno acquisito nel tempo gli effetti dell’antonomasia, tant’è che, come già notato in precedenza, il "windowed style" è tra i cavalli di battaglia dell’influenza che il computer ha esercitato su tutto il parco mediale in commercio, senza escludere neanche il mass medium per eccellenza, la tv.